Giardino Botanico Brentonico
Orto dei Semplici e Giardino Botanico del Monte Baldo - Brentonico (TN)
presso Palazzo Baisi a Brentonico.
Il palazzo fu costruito alla fine del XVI secolo
unificando alcuni edifici medievali preesistenti.
“Il verde è il colore dominante del palazzo, visto
che gli Eccheli di Pilcante, i
costruttori e i primi abitanti del palazzo, gestivano le miniere di terre verdi
del Dosso e della Viana (vicine a Brentonico), ricevute in concessione da
Venezia.
Le terre erano utilizzate nel passato come tinta per
tessuti e come pigmento per i colori ad olio.
Il Giardino si trovano a quota 690 s.l.m., nelle
adiacenze del Palazzo Eccheli-Baisi a Brentonico diventandone il suo “giardino”
ed è stato inaugurato nel 2005. La struttura permanente, occupa circa 6000
metri quadrati, collocata “dietro il palazzo” in una zona panoramica.
L'Orto dei semplici-Giardino botanico del Monte Baldo,
inaugurato il 26 giugno 2005, si trova a quota 690 m s.l.m., nei pressi
del Palazzo Eccheli-Baisi, in una zona dal panorama straordinario. La struttura permanente, che occupa circa 6000 metri quadrati, è stata progettata e realizzata sul modello degli orti rinascimentali di Padova e Pisa, dal Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento.
Attualmente nell'orto botanico sono coltivate circa 500 specie di piante,
alcune ottenute da vivai specializzati, altre ottenute da seme, la
maggior parte raccolte in natura. Ogni singola pianta è segnalata con un
cartellino bianco.
Le piante coltivate a Palazzo Eccheli-Baisi di Brentonico sono suddivise in due aree: ad ovest sono situate le specie del vero e proprio orto dei semplici, ad est invece è rappresentata la flora spontanea del M. Baldo, che costituisce il giardino botanico, al quale è annessa un'area didattica.
L'orto dei semplici è ripartito su tre
terrazzamenti con le specie coltivate in dodici aiuole tematiche dalle
forme geometriche simmetriche, realizzate sia in metallo che in
muratura. Grande importanza è stata dedicata alle entità baldensi
autoctone, che crescono cioè spontanee sulla catena del Monte Baldo.
Nella progettazione si è
rinunciato al criterio, tipico degli orti botanici classici, di ordinare le specie in base alla sistematica. Si è scelto di presentare le varie specie in relazione alle loro proprietà e all'utilizzo che di loro ne fa l'uomo. Ogni vegetale è così ubicato in modo preciso all'interno dell'orto, facilitando la sua ricerca a qualsiasi visitatore.
rinunciato al criterio, tipico degli orti botanici classici, di ordinare le specie in base alla sistematica. Si è scelto di presentare le varie specie in relazione alle loro proprietà e all'utilizzo che di loro ne fa l'uomo. Ogni vegetale è così ubicato in modo preciso all'interno dell'orto, facilitando la sua ricerca a qualsiasi visitatore.
Nel giardino botanico invece si sono
ricreati artificialmente dei piccoli microambienti, che offrono al
visitatore la sensazione di trovarsi di fronte a un ambiente più
naturale, che presenta un suo fascino. Nella predisposizione del
giardino si è utilizzato anche un criterio espositivo diverso rispetto a
quello adottato per l'orto. Si è infatti cercato di suddividere
ecologicamente le specie, per ambiente e quota di crescita. Tutte le
entità coltivate all'interno di questo settore crescono spontanee sul
Monte Baldo.
Nell'orto botanico sono coltivate circa 500 specie di
piante, ogni singola pianta è segnalata con un cartellino bianco.
Il giardino
Le piante coltivate sono state suddivise in due aree:
ad ovest sono situate le specie del vero e proprio orto
dei semplici ad est invece è rappresentata la flora spontanea del
Monte Baldo, che costituisce il giardino botanico, al quale è annessa un'area
didattica.
L'orto dei semplici è ripartito su tre terrazzamenti con
le specie coltivate in dodici aiuole tematiche dalle forme geometriche
simmetriche, realizzate sia in metallo che in muratura (vedi mappa).
Nel giardino botanico si sono ricreati artificialmente
dei piccoli microambienti, che offrono al visitatore la sensazione di trovarsi
di fronte a un ambiente più naturale. Nella predisposizione del giardino si è
utilizzato anche un criterio espositivo diverso rispetto a quello adottato per
l'orto. Si è infatti cercato di suddividere ecologicamente le specie, per
ambiente e quota di crescita.
Vi invitiamo alla visita virtuale attraverso immagini del giardino botanico di Brentonico
I fiori di lavanda si raccolgono in epoche
diverse a seconda del loro utilizzo: per uso erboristico si raccolgono
all'inizio della fioritura
mentre per l'industria cosmetica e per la
profumeria nel periodo di massima fioritura.Panorama del giardino, il quale è stato suddiviso in tre terrazzamenti, suddivisi in 12 aiuole principali |
Prima terrazzamento - aiuole delle Lavande a sinistra rispetto alla centrale "pergola" di Wisteria |
Lavande - fam. lamiaceae |
Proprietà: sedativa
del sist. nervoso, antiemicranica, antispastica, vasodilatatrice - uso
esterno: antisettica, dermatiti ed eczemi infettivi.
In cucina: si usono i fiori e le foglie c per profumare lo zucchero nella preparazione di dolci e
biscotti. Le foglie si possono impiegare per profumare l’agnello
arrosto.
I fiori essiccati trasmettono un aroma persistente alla biancheria negli armadi.
I fiori essiccati trasmettono un aroma persistente alla biancheria negli armadi.
Primo terrazamento - aiuole dedicate alle balsamiche. |
Le
piante balsamiche vanno raccolte sempre prima della fioritura, in modo
tale che i principi attivivi e la potenzialità della pianta sia
concentrata nelle foglie.
Primo terrazzamento rosmarino, timo in varietà, origano, origano maggiorana |
aiuola delle basalsamiche: Timo in varietà. Timo |
ll Timo si usa per fare tisane, macerati idroalcoolici ed oli essenziali.
Proprietà: antisettico, antinfiammatorio,
depurativo, cicatrizzante, antispasmodica, carminativo, tonico nervoso,
sudorifero.
Cucina: si usano nella cottura di care rossa, selvaggina, pollame e pesce.
Ottimo il suo sapore nelle salse vegetali e nella salsa di pomodoro.
Curiosità: Nell'antichità l'aroma del timo era
ritenuto capace di infondere coraggio, quindi i soldati tonificavano il corpo
lavandolo con acqua di timo e rinvigorivano l'animo bevendo tisane di timo.
Le leggende narrano che, grazie al suo profumo, il fiore del timo sia il preferito dalle fate, e la realtà afferma che, per la stessa caratteristica, è molto amato dalle api.
Le leggende narrano che, grazie al suo profumo, il fiore del timo sia il preferito dalle fate, e la realtà afferma che, per la stessa caratteristica, è molto amato dalle api.
Primo terrazamento, aiuole a destra con basamiche |
ESSENZE GERMICIDE. Le essenze il cui potere antisettico è
improvviso e imprevedibile nei confronti di un certo agente patogeno
vengono chiamate "essenze germicide medie"
Sono le seguenti: Pino, Cajeput, Eucalipto, Lavanda, Mirto, Geranio rosato, Petit grain, Estragone, Serpillo, Niaouli.
L'indice aromatico o I.A. di una essenza rappresenta il potere germicida riferito a un olio essenziale ideale (100%). Le essenze germicide medie hanno un I.A. medio che va dallo 0,126 del OE di Serpillo al 0,296 del OE di Eucalipto e Lavanda. Questo non vuol dire semplicemente che sono meno o poco efficaci rispetto alle "maggiori", ma che i risultati medi, ovvero calcolati su una sperimentazione allargata a molti batteri, hanno potere antisettico medio inferiore. Le essenze germicide medie sono quelle più utilizzate nelle specialità farmaceutiche.
Sono le seguenti: Pino, Cajeput, Eucalipto, Lavanda, Mirto, Geranio rosato, Petit grain, Estragone, Serpillo, Niaouli.
L'indice aromatico o I.A. di una essenza rappresenta il potere germicida riferito a un olio essenziale ideale (100%). Le essenze germicide medie hanno un I.A. medio che va dallo 0,126 del OE di Serpillo al 0,296 del OE di Eucalipto e Lavanda. Questo non vuol dire semplicemente che sono meno o poco efficaci rispetto alle "maggiori", ma che i risultati medi, ovvero calcolati su una sperimentazione allargata a molti batteri, hanno potere antisettico medio inferiore. Le essenze germicide medie sono quelle più utilizzate nelle specialità farmaceutiche.
aiuole di separazione tra il primo ed il secondo terrazzamento |
Echinacea purpurare - fam. asteraceae - orig. noramerica |
Comprendente nove specie d'interesse ornamentale ed erboristico.
Attività
farmacologica:
immunostimolante,
immunomodulante, cicatrizzante, ricostituente dei tessuti lesi.
Indicazioni
terapeutiche:
stati infettivi generali, malattie da raffreddamento, influenza, lesioni alle mucose (app. diregente - respiratorio - uro-genitale e della pelle.
stati infettivi generali, malattie da raffreddamento, influenza, lesioni alle mucose (app. diregente - respiratorio - uro-genitale e della pelle.
Uso esterno:
ferite, ulcere, foruncoli,
dermatiti, eczemi…
Nota: usare il macerati idroalcoolico di echinacea in combinazione con Uncaria tomentosa e Tabebuia impetiginosa.
Sconsigliato l'uso di compresse e campule.
Primo terrazzamento - aiuole a sinistra: le lavande |
Rudbeckia hirta - fam. asteraceae |
Marrubium vulgaris |
Stachys Byzantina |
Rocciera d'alta quota al n. 16 |
Rocciera d'alta quota - panorama |
Rocciera d'alta quota |
Solidago virga aurea - fam. asteraceae |
Solidago virga aurea - fam. asteraceae |
Il Solidago manifesta un' azione astringente, cicatrizzante, diuretica ed antisettica, in particolare a livello delle vie urinarie. Queste sue proprietà sono dovute ad alcuni costituenti come le saponine, i flavonoidi e tannini (tannini sono astringenti).
Indicazioni terapeutiche:
Stati
infiammatori ed infettivi delle vie urinarie: colibacillosi, cistiti,
cistopieliti. - Ipertrofia prostatica. - Litiasi urica. - Iperuricemia e
gotta. - Ritenzione idrica con oliguria.
Enteriti, enterocoliti, diarrea, in particolare dei lattanti. -Eczemi cronici.
Menta parti usate: foglie
Attività farmacologica:
Cardo dei lanaioli, I fiori sono riuniti in capolini di forma ovoidale, lunghi 4-8 cm, posti al termine delle ramificazioni del fusto; ogni fiore ha alla base una brattea con lunghi aculei, usati dai lanaioli per cardare la lana.
Enteriti, enterocoliti, diarrea, in particolare dei lattanti. -Eczemi cronici.
Mentha spicata longifolia - fam. lamiaceae (a sinistra): Geranium macrorrhizum fam. Geraniaceae (a destra) |
Attività farmacologica:
stimolante sist. Nervoso, tonica
gastrica, digestiva, carminativa, antidiarrocia, balsamica, espettorante.
Indicazioni
terapeutiche:
insuf. Epatica, gonfiori intestinali, coliti, nausee, cefalee, bronchiti
Uso Esterno: contro le emicranie,
nevralgie in genere, mialgie reumatiche, prurito cutaneo, come collutorio per
tutte le forme gengivarie della bocca, contro punture d’insetti, infezioni in
genere.
Euphorbia cyparissias - fam. Euphorbiaceae |
Tutta la pianta contiene un lattice biancastro,
amaro e appiccicoso, tossico con proprietà vescicatorie e caustiche.
hypericum perforatum - fam. hypericaceae |
Attività
farmacologica:
sedativa, antispasmodica, antinfiammatoria, cicatrizzante, astringente,
antisettica, riepitelizzante.
Indicazioni
terapeutiche:
distonie
neurovegetative con ansia ed angoscia, depressioni, nevralgie, gastriti,
coliti, cistiti.
Uso esterno in pomato od oleolito: scottature, dermatiti,
infezioni di varia natura.
Dipsacus fullonum - fam. Dipsacacee |
Cardo dei lanaioli, I fiori sono riuniti in capolini di forma ovoidale, lunghi 4-8 cm, posti al termine delle ramificazioni del fusto; ogni fiore ha alla base una brattea con lunghi aculei, usati dai lanaioli per cardare la lana.
Attività Foglie e Radice Uso interno:
diuretica , depurativa, digestiva e sudorifera.
Mappa al n. 14 zona umida - al n. 10 rocciera di bassa quota |
rocciera di bassa quota |
Dianthus seguieri - fam. Caryophyllaceae Boschi steppici, prati aridi, rupi. |
Eryngium alpinus - fam- apiaceae - comprende oltre cinquanta specie, alcune delle quali (una dozzina) appartengono alla nostra flora spontanea |
Mappa n. 7 - n. 6 - n. 5 |
lato sinistro arbusti spinosi (mappa n. 7) primo piano specie sinantropiche (mappa n. 6) secondo piano specie mangereccie (mappa n. 5) |
specie sinantropiche in primo piano Malva rosa o alcea |
Emoliente, decongestionante mucose app. digerente e respiratorio, coliti, gastriti e tossi.
Decongentionante pelle - occhi.
Artemisia vulgaris - fam. Asteraceae - |
Attività
farmacologica:
tonico,
digestivo e antinfiammatorio, diuretico, favorisce il ciclo mestruale,
febbrifugo
Indicazioni
terapeutiche:
gastriti,
spasmi gastrointestinali, epatopatie, inappetenza, amenorrea. Febbri.
Pianta tipicamente femminile indicata come
“la pianta madre delle mestruazioni”, . con proprietà antispasmodiche, emmenagoghe, febbrifughe, toniche e
vermifughe.Dormire su un cuscino imbottito di assenzio selvatico porta sogni profetici. L'infuso di assenzio selvatico è ottimo per lavare sfere di cristallo e specchi magici.
Solidago canadensis - fam. Asteraceae - |
Solidago dal latino solido il cui
significato è “consolidare, rinforzare” e quindi anche “guarire del
tutto". Pianta originaria del Canada. Proprietà vedi: Solidago virga
aurea
Saponaria officinalis - Fam. caryophyllaceae - |
Il nome saponaria dal potere di saponificazione delle sue radici".
Indicazioni terapeutiche:
Acne, psoriasi, herpes, gotta, stipsi, reumatismi, espettorante bronchiale.
Il decotto può essere usato come shampoo rinforzante per capelli fragili e sfibrati o per detergere le pelli delicate e colpita da acne o da psoriasi.
Tanacetum vulgaris - fam. asteraceae - |
Con le foglie si prepata il liquore Arquebuse,
nome che deriva da archibugio, forse si curavano tali ferite o
dall'efetto del liquore quando arrivava nello stomaco. In Irlanda si usava il bagno di Tanaceto e sale come cura
per i dolori articolari.
Il Tè ed i biscotti di Tanaceto (serviti in quaresima) per prevenire e combattere i vermi intestinali. Usato negli armadi contro pulci e cimici.
Può essere pericoloso perchè contiene "thujone" sostanza neurotosssica ed abortiva
Il Tè ed i biscotti di Tanaceto (serviti in quaresima) per prevenire e combattere i vermi intestinali. Usato negli armadi contro pulci e cimici.
Può essere pericoloso perchè contiene "thujone" sostanza neurotosssica ed abortiva
Piante Mangereccie - mappa n. 05 |
Aiuola piante mangereccie |
Galium verum - fam. rubiaceae |
Pianta già descritta da Dioscoride. Parti utilizzate: sommità fiorite.
Anticamente era usato per far cagliare il latte e per la produzione del formaggio.
Dal rizoma e dai fiori si possono ottenere delle sostanze coloranti.
Attività: diuretico, depurante della pelle, sedativo, antispasmodico e astringente.
Tussilago farfara - fam. asteraceae |
Utile nei casi di raffreddore, influenze, laringiti, tracheiti e bronchiti.
Per i suoi componenti (alcaloidi pirolizzidinici, epatotossici), negli ultimi anni è sttato vietato(???) pèerchè causava in alcuni soggetti problematiche epatiche (???)
Ajuga reptan - fam. lamiaceae - erba di San Lorenzo |
Uso esterno: nelle infiammazioni della pelle, nelle emorroidi sanguinolente e per fare per aiutare la guarigione delle feritre.
Pianta molto aromatica, le foglie in primaverili vengono consumate in insalata o nella preparazione di minestroni.
Chenopodium bonus henricus - fam. Amaranthaceae |
Parti
usate: soprattutto le foglie; raramente rizoma e semi.
Pianta ad
azione emolliente, lassativa e vermifuga.
Sconsigliato alle persone affette
da insufficienza renale o reumatismi, in quanto aggraverebbe tale condizione. Le
foglie pestate in mortaio venivano usate in cataplasma per pulire e rimarginare
ferite croniche, scottature e ascessi. I semi sono un blando lassativo;
Il “Buon Enrico”
o spinacio di monte è usato in cucina (foglie primaverili) sia crude, come
verdura cotta o nelle zuppe.
Nota:
osservando il fiore riconoscerete l’appartenenza alla famiglia degli “amaranti”
piante in alcuni casi molto ornamentali
e presenti nei nostri giardini.
Armoracia rusticana - fam. brassicaceae - Cren o Rafano |
L'estratto acquoso della radice , favorisce la digestione, la depurazione del fegato, stimola l'appetito e grazie alla sua
azione antibiotica è d'aiuto in caso di infiammazioni alla vescica
Cucina: la radice, raccolta dopo il secondo anno di coltivazione, è utilizzata per la preparazione di salse
adatte a condire carni bollite, pesce e verdure.
Le giovani foglie fresche sono ottime in insalata.
Bellezza: Il succo della radice, mischiato con aceto di vino bianco, scolorisce le lentiggini.l foglie tagliate finemente e mischiate al cibo dei cani hanno azione vermifuga e agiscono come ricostituente. Sempre le foglie, bollite, producono una tintura di color giallo intenso.
Le giovani foglie fresche sono ottime in insalata.
Bellezza: Il succo della radice, mischiato con aceto di vino bianco, scolorisce le lentiggini.l foglie tagliate finemente e mischiate al cibo dei cani hanno azione vermifuga e agiscono come ricostituente. Sempre le foglie, bollite, producono una tintura di color giallo intenso.
In agricoltura: se i cespi di rafano vengono piantati accanto
alle patate si otterranno tuberi si irrorano i meli allo scopo di
tenere lontani, in modo naturale, i parassiti.
Aruncus dioicus barba di capra - fam. rosaceae |
In cucina: i giovani germogli primaverili (quelli rossastri che si trovano alla base della radice) se raccolti in tempo (aprile) sono particolarmente indicati per frittate o per essere conservati sott'olio.
Note: nel periodo estivo la pianta produce delle sostanze tipo glucosidi cianogenetici e pertanto non è più commestibile.
Humulus lupulus - fam. Cannabinaceae |
Proprietà:
sedativo, emmenagogo, tonico antalgico, antisettico, antispasmodico,
digestivo, anafrodisiaco maschile (stimola ormoni femminili),
disinfettante ed antibatterico delle vie urinarie.
Contiene principi "ormono simili" scoperti dall'osservazione (1953) della presenza, in raccoglitrici di Luppolo,
di turbe mestruali con regolare comparsa delle mestruazioni 2 giorni
dopo l'inizio del raccolto e indipendentemente dal periodo del ciclo in
cui le donne si trovavano.
Cucina: usato per aromatizzare la birra, mentre i getti primaverili sono usati in risotti e frittate.
Symphytum officinale - fam. Boraginaceae |
La radice della Consolida Maggiore contiene allantoina ed è indicata in caso di fratture ossee, lesioni
delle cartilagini, infiammazioni
articolari, cisti, diarree (astringente) e tumefazioni.
Con l’estratto oleoso di radice si preparano unguenti e
pomate.
Cataplasma dopo una freattura: si fa bollire una manciata di radice essiccata
con poca acqua, si frulla ottenendo una poltiglia omogenea e si stende sulla
zona lesa, coprendo un panno di cotone. Si risciacqua dopo mezz’ora e si applica
una pomata di consolida, eventualmente in combinazione con arnica.
Santa Ildegarda da Bingen scrive: “La consolida è fredda…
Se non si assume correttamente, essa cura le piaghe esteriormente ma indirizza
verso l’interno sostanze in putrefazione di ogni genere.” Ciò che sostiene
l’esperta badessa erborista è vero: oggi sappiamo che la consolida, favorisce
la rapida cicatrizzazione dei tessuti; se però la lesione si chiude troppo
velocemente insorge il rischio di un’infezione
Famoso il suo tè di foglie, mentre le radici possono erano usate come
dolcificanti (contiene zuccheri oltre all'amido e altro).
In cucina: le parti superiori della pianta come fossero
asparagi, mentre le giovani foglie
vengono bollite e mangiate come gli spinaci o leggermente tostate si usano come
un surrogato del caffè. Mentre le radici se sbucciate e tagliate finemente vengono
aggiungere nelle zuppe di verdura
Nota: tutte le parti della pianta fresca contengono alcaloidi
pirrolizidinici, composti altamente epatotossici, pianta ora vietata.
Rumex acetosa - fam. polygonaceae |
Proprietà: diuretiche, rinfrescanti, antinfiammatorie, emmenagoghe, stomachiche. Le foglie sono consumate fresche come blando
depurativo, oppure si usa un infuso di 30 g di radici per 1 l d'acqua.
Viene usata per curare l'acne, le pelli grasse e la puntura di insetti,
usando un decotto di 15 g di foglie fresche per 1 l d'acqua, e bevendone
due tazze al giorno sempre lontano dai pasti. Con le foglie decotte si
prepara un cataplasma utile per curare gli ascessi. Per uso esterno,
come pediluvio per favorire la circolazione e il decongestionamento, si
prepara un decotto d 50 g per 2 l d'acqua poi uniti all'acqua del
pediluvio.
In cucina: ha un sapore acidulo e si usa in aggiunta alle insalate fresche, agli
spinaci e le verdure cotte in genere. Le foglie possono essere consumate
fresche in piccole quantità. Si prepara anche una salsa per
accompagnare pesce e carne.
Nota: ricca di ossalati di calcio è sconsigliato solo in piccole dosi e vietata a chi soffre di malattie renali ed articolari.
Carlina Acaulis - Fam.
Asteraceae
|
Questo genere formato da 20 specie di annuali, biennali e perenni |
Carlina da Carlo Magno che curò con questa piuanta, dicono (?), le proprie truppe dalla peste.
Attività
farmacologica: stomachica (che stimola la funzione digestiva) ,
cicatrizzante, diuretica (migliora l'espulsione di impurità del sangue),
diaforetica (agevola la traspirazione cutanea) e antibiotica.
Indicazioni terapeutiche:
Depurante del fegato, infezioni vie urinarie, coliti diarroiche...
Magia:
pianta messa a dimora in vasi postri vicino l'uscio per impedirte alle streghe di entrare.
" la
strega essendo donna curiosa" trovandola sulla
porta della casa in cui voleva apportare malefizi, non resisteva
alla tentazione di contarne i tantissimi pilucchi della corolla e mentre
soddisfaceva la sua curiosità, l’alba giungeva privandola dei suoi poteri.
Mappa al n. 2 Specie Aromatiche ed Officinali |
Secondo terrazzo - specie aromatiche ed officinali |
Melissa officinalis - fam. Labiate |
La melissa è quasi una pianta infestante: piantatela nel vostro giardino e per mille anni raccoglierete Melissa |
Attività farmacologica:
tonica-nervina, antispasmodica, calmante, rilassante, regolatrice secrezioni gastriche, coleretica.
Indicazioni terapeutiche:
turbe
digestive di origine nervosa, gastrite (con ficus carica gemme),
emicranie, nervosismo, insonnia (con tilia cordata gemme).
Le foglie fresche di melissa aromatizzano insalate, salse per il pesce, compresa
la maionese, marmellate e dolci.LLEZZA:
L'infuso (un pizzico d'erbe in una tazza d'acqua bollente) si può usare come tonico per il viso e nel risciacquo dei capelli grassi; il decotto (una manciata d'erbe immerse in acqua fredda e poi fatte bollire per una ventina di minuti) si aggiunge all'acqua del bagno allo scopo di tonificare l'organismo.
L'infuso (un pizzico d'erbe in una tazza d'acqua bollente) si può usare come tonico per il viso e nel risciacquo dei capelli grassi; il decotto (una manciata d'erbe immerse in acqua fredda e poi fatte bollire per una ventina di minuti) si aggiunge all'acqua del bagno allo scopo di tonificare l'organismo.
Medicago sativa - fam. fabaceae |
Attività farmacologica:
diogestiva (contiene otto enzimi digestivi), 40 diversi flavonoidi, fitoestrogeni, antimicotica (clorofilla),
ricca di Vit. A, C, D,E e K.
Indicazione terapeutiche:
galattogena, digestiva, tonica delle pareti venali, problemi circolatori. menopausa (fitoestrogeni - appartiene alla tribù del trifoglio).
Uso: estratto secco o ad uso alimentare
In cucina ottima come germogli.
Tanacetum parthenium - fam Asteraceae |
Il partenio possiede una buona quantità di flavonoidi a cui si deve parte della sua azione spasmolitica sulla
muscolatura liscia viscerale. Possiede anche dei composti bi- o triciclici
chiamati sesquiterpeni, come il partenolide, il costunolide,
l'artemorina e la santamarina, che sono amari e modulano
le funzioni del sistema della serotonina, da cui la loro proprietà di profilattici
dell'evento emicranico.
Sempre su ricerche in vitro è stata dimostrata la sua attività antitumorale sul calcinoma gastrico, polmonare e prostatico.
In erboristeria usato nella profilassi delle emicranie.
Tanacetum vulgaris - fam. asteraceae Per le proprietà: vedi sopra |
specie aromatiche officinalis secondo terrazzo |
In primo piano Mentha piperita,
Tanaceto a destra, in secondo piano a sinistra Epilobium angustifolium a
destra Peonia officinalis e Foeniculum vulgaris
La menta piperita è un ibridso naturale tra la menta viridis e la menta acquatica.
La menta appartiene alla famiglia delle lamiaceae, composta da 200 generi e più di 7000 specie.
Le caratteristiche tipiche della famiglia delle lamiaceae sono: fusti quadrangolari
(presenza di fasci collenchimatici); foglie opposte, semplici,
estipulate; fiori ipogini, pentameri, con calice persistente e da quasi
regolare a bilabiato; corolla usualmente irregolare e bilabiata. Gli
stami sono 4 (il 5° di solito manca o si è trasformato), due corti e due
lunghi (didinami), o ridotti a due, inseriti nel tubo della corolla
alternati con i suoi lobi. Il pistillo è sincarpo e bicarpellare, con
ognuno dei carpelli profondamente lobato. Quattro ovuli, uno per ogni
lobo. Stolo singolo, terminale e bifido alla sommità. Il frutto è
composto da quattro noci a un seme incluse nel calice persistente.
Foeniculum vulgare - fam. apiaceae |
Attività farmacologica:
aperitiva, carminativa, diaforetica, diuretica, emmenegoga, galattogena, leggermete espettorante.
Indicazioni terapeutiche:
fermentazioni intestinali, colite (con vaccinium vitis i. gemme)
carenza di latte (con galega e fieno greco)
In cucina:
si usano sia i fiori freschi o essiccati, sia
i frutti o "diacheni", impropriamente chiamati "semi", sia
le foglie (o "barba"), sia i rametti più o meno grandi.
Le foglie si possono
usano fresche e sminuzzate per insaporire minestre, piatti di pesce, insalate e
formaggi: nella "pasta con le sarde", nota ricetta siciliana, le
foglie del finocchio selvatico sono uno degli ingredienti essenziali.
I fiori si
usano per aromatizzare le castagne bollite, i funghi al forno o in padella, le
olive in salamoia e le carni di maiale (in particolare la "porchetta"
dell'Alto Lazio).
I cosiddetti "semi" si usano soprattutto per
aromatizzare verdure (cavolfiori), i tarallini (Puglia), ciambelle o altri dolci casalinghi e per
speziare vino caldo o tisane. È in uso nelle regioni costiere del Tirreno, un
"liquore di finocchietto", per il quale s'utilizzano i fiori freschi
e/o i "semi" e le foglie.
Calendula officinalis - fam. asteraceae |
Attività farmacologica:
antispasmodica, diaforetica, emollienti, lenitiva, antiarrossante, cicatrizzante, battericida, funghicida.
Indicazioni terapeutiche
Uso interno (tisana e macerati idroalcoolico):
infiammazione mucose gastriche ed intestinali, irregolarità del ciclo mestruale, amenorrea, dismenorrea.
Uso esterno (oleolito - creme ed unguenti):
congestione cutanea, scottature, dermatosi, dermatiti, ferite, contusioni e dolori reumatici.
Sedum telefhium - fam. crassulaceae |
Sedum telephium L. detto anche Erba grassa o Erba della
Madonna o Erba di san Giovanni (O. Targioni Tozzetti Istituzioni Botaniche
Firenze 1813 pag 394-395) :
Parti usate:
il succo e le foglie private "delle pellicina" esterna.
Indicazioni terapeutiche:
Patereccio periungueale, foruncoli, idroadenite
(ascellare), complicazioni di ferite, ustioni di II grado profondo e III grado,
difetti di cicatrizzazione, occhio di pernice, seno pilonidale, ascessi, osteiti piccole ossa,
fistole sottocutanee, cisti sebacee suppuranti, corpi estranei sottocutanei,
ulcere trofiche flebostatiche delle gambe ipercheratosi (ipercheratosi plantare
psoriasica), mastiti, calli
La famiglia delle crassulacee, alla quale appartiene la nostra
pianta, fornisce non solo il genere Sedum, ma anche Umbilicus, Kalankoe,
Bryophyllum, Sempervivum...
Anchusa officinalis - fam. Boraginaceae |
Parti
Usate: le foglie e le
sommità fiorite.
Contiene
cinoglossina, mucillagine, tannino, nitrato di potassio. Pur in presenza di
diversi composti attivi attualmente è poco usata nel campo erboristico, viene
preferita la più conosciuta borragine che gode delle medesime proprietà.
Attività
farmacologica:
diuretica,
depurante, emollienti e sudorifere..
Indicazioni
terapeutiche:
infiammazioni
cutanee e infiammazioni intestinali
Le foglie si possono mangiare lessate e condite con olio e limone. Sono buone anche ripassate in padella con olio, aglio e peperoncino. Gli steli lessati accompagnano ottimamente le uova sode.
Il suo nome deriva dalla parola greca “ankousa”, che significa “belletto”. Nei tempi antichi infatti, si estraeva dalla radice di Anchusa officinalis L., una tintura rossa che veniva usata nella preparazione dei belletti coi quali le donne greche e romane si truccavano il viso.
Le foglie si possono mangiare lessate e condite con olio e limone. Sono buone anche ripassate in padella con olio, aglio e peperoncino. Gli steli lessati accompagnano ottimamente le uova sode.
Il suo nome deriva dalla parola greca “ankousa”, che significa “belletto”. Nei tempi antichi infatti, si estraeva dalla radice di Anchusa officinalis L., una tintura rossa che veniva usata nella preparazione dei belletti coi quali le donne greche e romane si truccavano il viso.
Inula helenium - fam asteraceae |
Inula helenium- fiore |
Parti
usate: radice
Attività
farmacologica:
stomachica,
vermifuga, tonica (rafforza l'organismo in generale),
diuretica, balsamica, bechica, calmanti della tosse.
Indicazioni
terapeutiche:
digestioni
lente o difficili, parassiti intestinali, ritenzione dei liquidi, tosse,
bronchite.
Uso
esterno:
eczema, herpes e punture di insetti.
Origanum majorana - fam. lamiaceae |
Indicazioni
terapeutiche:
meteorismo
intestinale, flatulenza, diarrea, spasmi bronchiali, nervosismo ed ansia
Cucina:
La
maggiorana ha un aroma molto simile a quello dell'origano ma molto più dolce ed
è molto ricercato in cucina per insaporire ragù (quello bolognese), carne,
pesce, verdure e minestre.
Perde il
suo aroma, è bene usarla fresca, aggiungendola a fine cottura.
Famiglia Asteraceae. Pianta annuale o biennale. Si utilizza la radica.
Svolge un'azione elettiva sulla pelle e ghiandole sebacee, utile in tutte le forme di dematiti, acne, bruffoli ecc. Grazie alòla presenza di antibiotici può essere usata come disinfettante del cavo orale e in alcuni casi di tonsillite. Svolge un'azione tonico amara, diuretica e depurante del fegato.
Famiglia delle Asteraceae. I principi attivi si trovano nella foglia.
Attività farmacologica: coleretica, colagoga, aperitiva, stomachina. Riduce il colesterolo e depura il fegato.
Sull'origine del carciofo comune è possibile soltanto fare delle congetture. La pianta appare in Europa solo nel medioevo e con nomi derivati dall'arabo 'kharshuf' (fr. artichaut, sp. alcachofa) e quindi secondo alcuni Autori se ne ipotizza l'origine orientale. Ma le imponenti popolazioni selvatiche di C. cardunculus L. subsp. cardunculus nella fascia collinare tra Civitavecchia ed i Monti della Tolfa, in tutta vicinanza degli insediamenti etruschi di Cerveteri fanno supporre che in questa zona abbia potuto aver origine, come pianta coltivata, il Carciofo comune e questo probabilmente proprio ad opera degli Etruschi.
Arctium lappa- Bardana |
Svolge un'azione elettiva sulla pelle e ghiandole sebacee, utile in tutte le forme di dematiti, acne, bruffoli ecc. Grazie alòla presenza di antibiotici può essere usata come disinfettante del cavo orale e in alcuni casi di tonsillite. Svolge un'azione tonico amara, diuretica e depurante del fegato.
Cynara cardunculus - carciofo selvatico |
Attività farmacologica: coleretica, colagoga, aperitiva, stomachina. Riduce il colesterolo e depura il fegato.
Sull'origine del carciofo comune è possibile soltanto fare delle congetture. La pianta appare in Europa solo nel medioevo e con nomi derivati dall'arabo 'kharshuf' (fr. artichaut, sp. alcachofa) e quindi secondo alcuni Autori se ne ipotizza l'origine orientale. Ma le imponenti popolazioni selvatiche di C. cardunculus L. subsp. cardunculus nella fascia collinare tra Civitavecchia ed i Monti della Tolfa, in tutta vicinanza degli insediamenti etruschi di Cerveteri fanno supporre che in questa zona abbia potuto aver origine, come pianta coltivata, il Carciofo comune e questo probabilmente proprio ad opera degli Etruschi.
Rumex pseudoalpinus - fam. polygonaceae |
vedi sopra Rumex acetosa
Vitex agnus castus - fam. Verbenaceae |
Attività Farmacologica: Agisce
sull'ipofisi, influenza produzione degli ormoni da parte del corpo
luteo, favorendo l'attività progestativa su quella estrogenica.
Galattoga, mansiolitica, anafrodisiaca maschile e sui disturbi
neurovegetativi della menopausa:
Uno studio in laboratorio ha valutato
l’effetto di un estratto di agnocasto sulla secrezione di prolattina.
Indicazioni terapeutiche:
menorragie,
metrorragie, sindrome premestruale, ritenzione idrica premestruale,
insufficienza lattea, disturbi della menopausa, acne femminile
giovanile, ansia, nervosismo, fibromi uterini nqualora si voglia
favorire l'attività progestativa su quella estrogenica (in combinazione
con sequoia gigante gemme e ribes nigrum gemme).
Curiosità: conosciuta fin dall'antichità come pianta officinale e
medicinale e menzionata nelle opere scientifiche di Dioscoride,
Teofrasto ed Ippocrate (il padre della medicina moderna, IV° secolo a.C.) e di Plinio il Vecchio (I° secolo d.C.), .
Ippocrate ne proponeva l'impiego per sanare infiammazioni ed ingrossamento
della milza, mentre con un macerato di foglie curava emorragie e postumi del
parto. Dioscoride invece riteneva aiutasse la guarigione dai morsi degli animali
selvatici, dalle infiammazioni alla milza, dall'idropisia e dalle malattie
dell'utero.
I frutti dell'agnocasto erano impiegati
anche per condire
le vivande nei monasteri, tanto che un l'agnocasto era chiamato il 'pepe
del monaco' avendo per l'uomo un'attività anafrodisiaca..
Mappa al n. 2 lungo il muro a destra Vitex agnus castus |
piante officinali ed aromatiche |
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L'Acero da zucchero è una specie estremamente importante per
l'ecologia di molte foreste del Nord America, è tra le piante a foglia caduca
di grandi dimensioni più tolleranti all'ombra.
Cucina: albero da cui si estrae la linfa
deniominata “succo d’acero” usata come dolcificante.
Piante officinali uva ursi achillea millefolium Artemisia absinthium |
uva ursi - fam. Ericaceae |
antinfiammatoria, antibatterica delle vie urinarie ed astringente.
Indicazioni terapeutiche:
cistiti, cistopieliti, uretriti, nefriti, ipertrofia della prostata (con sequoia giagante gemme e ribes nigrum gemme), leucorrea, coliti diarroiche (con vaccinium vitis i. gemme).
Pulicaria dysenterica - fam. Asteraceae |
Pianta intera: per tenere lontane le pulci da cui il nome "puliocaria".
Hyssopus officinalis - fam. Lamiaceae |
Hyssopus officinalis - fiori |
Attività farmacologica: fluidificante del muco bronchiale, balsamica, antispasmodica, leggera ipotensiva, carminativa, antisudorale...
Indicazioni Terapeutiche: bronchite cronica, asma bronchiale, tosse e pertosse, ecesso di sudorazione.
Ha un sapore di menta un po' amaro e può essere aggiunto
alle minestre, alle insalate, alle carni, da usare con parsimonia poiché il sapore è molto forte.
Entra nella composizione del liquore Chartreuse.
L'issopo menzionato già nella Bibbia per il suo potere di
purificazione dei lebbrosi, viene usato anche in alcune celebrazioni liturgiche
della chiesa cattolica per aspergere l'assemblea di fedeli.
Juniperus comunis - fam. Cupressaceae |
Tisane, macerati idroalcoolici, gemmoderivati ed olio essenziale.
Attività farmacologica:
antisettica, anticatarrale, diuretica, ipoglicemizzante, antiatritica, digestiva.
Indicazioni terapeutiche:
bronchite cronica, edemi, insufficienza epatica, cirrosi epatica, artrosi cronica, diabete, calcoli renali, renella, cistiti batteriche (con vaccinium vitis i. gemme ed uva ursi m. i.).
Pinus mugo - fam. Pinaceae |
Indicazioni Farmacologiche:
espettorante, disinfettante, germicida, bechico.
Indicazioni Terapeutiche:
raffreddore, bronchite, tosse - uso esterno frizioni e massaggi per dolori muscolari.
Panorama, terzo terrazzamento - piante officinali, in primo piano, piante velenose in secondo piano |
Panorama - in primo piano piante velenose |
Ci dispiace di non potervi mostrare le piante velenose, ma il
giardino rimane aperto solo due ore al mattino e due ore al pomeriggio e
solo nei mesi di luglio ed agosto, un vero peccato perchè potrebbe
essere una risorsa immensa culturale e didattica.
Crataegus monogyna - fam. Rosaceae |
Biancospino |
Attività farmacologica:
cardiotoinica, sedativa, ipotensiva, antispasmodica, diuretica...
Indicazioni Terapeutiche:
palpitazioni, tachicardia, aritmie cardiache (sempre in combinazione con tilia cordata gemme)
ipertensione arteriosa ( con olea europea e viscum album), disturbi della menopausa.
Curiosità: i romani avevano dedicato questa specie alla dea Flora che
regnava sul mese di Maggio, il mese delle purificazioni e della castità, simboleggiata
dal bianco dei fiori. Utilizzata anche per scacciare il malocchio e la
sfortuna, usavano adornare le culle dei neonati con piccoli rami fioriti. I
Greci si servivano dei rami fioriti per adornare gli altari durante le
cerimonie nuziali. Veniva anche considerata pianta sacra alle fate, là dove
cresceva, la leggenda dice che si poteva vederle.
Il legno di Crataegus monogyna lavorato rimane molto lucido.
Tilia cordata - fam. Tiliaceae |
In Italia esistono due specie: la Tilia cordata e Tilia platyphyllos ed il loro ibrido naturale Tilia vulgaris |
Parti Usate:
fiori e bratee e gemme primaverili.
Attività farmacologica:
ansiolitica, ipnotica, sedativa, antispasmodica.
Indicazioni terapeutiche:
ansia, insonnia, palpitazioni, tachicardia, ipertensione.
Nota: è impossibile intervenere
con risultati duraturi nel tempo senza l'uso dell'estratto di gemme di
Tilia ( interviene nel sistema parasimpatico).
Nella leggenda di Filemone e Bauci, il marito si trasforma
in quercia, tipico albero maschile, mentre la moglie diventa un dolce tiglio.
Forse in ricordo di quella delicata storia d’amore e di venerazione per gli
dei, il fiore del tiglio è diventato il simbolo dell’amore coniugale.
Un mito greco racconta che la ninfa Filira, figlia di
Oceano, viveva nell’isola del Ponto Eusino. Un giorno Crono si unì a lei ma,
sorpreso dalla moglie Rea, si trasformò in uno stallone allontanandosi al
galoppo. Quando Filira ebbe partorito, si accorse che il divino neonato,
Chirone, era un mostro mezzo uomo e mezzo cavallo. Ne provò una tale vergogna
che chiese al padre di essere mutata nell’albero che da allora portò in greco
il suo nome. I Greci crearono il mito di Filira perché questa pianta ha sempre
evocato con il suo aspetto e profumo la femminilità, tant’è vero che i Greci la
consideravano sacra ad Afrodite.
Grazie per la vostra cortese attenzione.
Nel 2013, questo giardino Boranico sarà inserito nei nostri programmio di studio.
Vittorio
Alberti Erboristeria Armonia
Via Nazionale n.
74 b Quero (Bl)Tel. 0439 788443 - 366 45 95 970
e-mail:
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